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Lunedì, 10 Aprile 2017 00:00

Viaggio in Svezia nell'ambito del progetto europeo "Erasmus+"

Dal 3 al 7 aprile a Gällivare, in Svezia, 5 alunni (accompagnati dalle professoresse Silvana Turcinovich Petercol, Gordana Ivanišević Ninčević ed Antonella Sošić) sono stati ospitati da alunni e insegnanti dell’Istituto “Välkommaskolan” (che equivale a un Liceo di formazione professionale), assieme ai loro compagni delle altre scuole con le quali hanno stretto un rapporto di partenariato in ambito dell’Erasmus+.

“Learning, teaching and training abilities” (abilità di insegnamento, apprendimento e abilitazione) è stato il tema principale di quest’incontro che ha visto gli alunni partecipare a laboratori giornalieri durante i quali hanno lavorato intensamente. “Durante i workshop abbiamo svolto una ricerca sul gelato e un sondaggio sulle preferenze e sui gusti, realizzando in seguito una presentazione video su additivi, stabilizzatori, coloranti, durante la quale ci siamo focalizzati soprattutto sugli additivi che sono nocivi alla salute. Similmente, gli alunni delle altre scuole hanno preso in analisi altri prodotti alimentari come bibite energetiche o patatine chips”, spiega l’alunna Laura Verdnik.
“Abbiamo avuto anche modo di visitare l’Associazione di imprenditori di Gällivare e l’impresa virtuale portata avanti dagli alunni del terzo anno dell’Istituto svedese”, aggiunge Pashmina Pellizzer.
Nel corso della loro permanenza, hanno potuto conoscere da vicino anche la cultura della popolazione indigena autoctona Sámi – chiamata Sápmi nella loro lingua d’origine – la cui patria in parte comprende anche la Lapponia e si estende dal Circolo polare artico svedese alla Norvegia, dalla Finlandia alla Russia. I Sámi sono una delle rare popolazioni indigene rimaste al mondo con lingua, cultura e costumi diversi dalle società in cui vivono. La loro cultura ed eredità sopravvivono ancor oggi negli oggetti, nella lavorazione delle pelli, negli abiti, ma anche nella danza e nella musica. La Svezia è preziosa anche per i suoi giacimenti minerari di rame e oro. Gli alunni della SMSI ci raccontano di aver fatto visita a due miniere: una all’aperto e una sotterranea, che si trova a più di mille metri di profondità. “Abbiamo potuto osservare anche le conseguenze della trasformazione e dei mutamenti sociali dovuti allo sfruttamento delle risorse di queste terre”, spiega Sara Jozić.
A Dundret, una delle mete più popolari per gli sport invernali, si sono divertite con le motoslitte. “Trovo che il clima in Svezia sia particolarmente piacevole. Oltre allo spettacolo del fenomeno dell’aurora boreale, la luminosità è molto diversa e le temperature variano drasticamente. Nel corso di una sola giornata si passa da 17 gradi sotto zero a 8 gradi sopra lo zero”, racconta Nereo Cafolla, mentre Gaia Poretti è stata maggiormente colpita dal carattere degli svedesi: “Contrariamente ai soliti pregiudizi, le persone svedesi non sono per niente fredde, anzi sono molto amichevoli e ospitali.
Con attività, laboratori e progetti, gli alunni delle quattro scuole hanno lavorato collettivamente su temi riguardanti il consumismo e le sue influenze, l’ambiente e la sostenibilità, sviluppando al contempo le loro capacità imprenditoriali.

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